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Una professione di aiuto. Educatori a Congresso

Si apre oggi il 1° congresso nazionale degli Educatori professionali



12-13 aprile | Sì è svolto a Roma il 1° congresso della Commissione di albo nazionale degli Educatori professionali, dal titolo “Una professione di aiuto”.


Un programma ricco di contenuti, che ha affrontato i temi dell’integrazione sociosanitaria, della tutela e dello sviluppo della professione. Al centro della discussione anche le metodologie e le esperienze innovative, di ricerca, formazione continua e di rappresentanza esponenziale della professione.


Due giorni di grande valore per gli Educatori professionali intervenuti da tutta la Penisola.




"Il congresso si propone di riflettere sulla declinazione della figura professionale nei diversi contesti operativi, ruoli, funzioni e rapporti negli ambiti lavorativi alla luce degli attuali bisogni prioritari socio sanitari della popolazione.

Comprendere la professione dell’educatore professionale vuol dire inoltrarsi nelle pieghe della sua costruzione e del suo evolversi nel tempo in ragione dei mutamenti dei bisogni che presenta la popolazione di riferimento, nel progredire della conoscenza scientifica dei PPSS che affronta, nella evoluzione metodologica inerente i diversi ambiti di operatività, ma anche nella sua capacità di intervento nel territorio e nella comunità.

GRAZIE A VOI TUTT* CHE SIETE QUI OGGI."


"CONCLUSIONI E CONSEGNA RICONOSCIMENTI

Al termine di questa giornata e di questo congresso, abbiamo voluto concludere questo importante momento formativo con il RICONOSCIMENTO del lavoro svolto da chi

ha contribuito a rendere ancora più validi questi incontri con i POSTER SCIENTIFICI che ci sono stati inviati.

Li abbiamo letti tutti con attenzione e con orgoglio perché evince quanto già è stato seminato e ha dato già frutto e quanto bisogna ancora fare, ma le aspettative sono positive perché si palesa quanto questi incontri diano davvero la possibilità

a voi di crescere ancora di più e

a noi di essere orgogliosi di quello che avete assimilato e state ancora maturando come professionisti.

Le targhe che consegniamo in ricordo di cinque collegh* hanno il valore che perdura nel tempo che solo il vostro continuo esercizio della nostra professione sul campo può portare.

Per questo vi diciamo, grazie davvero per il vostro prezioso contributo"


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